Ogni giorno, migliaia di persone in Italia attendono un trapianto che potrebbe salvare loro la vita. Attualmente, oltre 7.958 pazienti sono in lista d’attesa, e il bisogno di organi, soprattutto di reni, supera di gran lunga la disponibilità.
In questa situazione, il gesto di esprimere il proprio consenso alla donazione diventa un atto di grande solidarietà. È una scelta semplice che può trasformare l’attesa di qualcuno in una nuova possibilità di vita.
La Donazione di Organi in Italia
L’Italia è tra i Paesi europei più attivi nella donazione di organi, con un tasso di oltre 31 donatori per milione di abitanti. Tuttavia, nonostante questo risultato positivo, il numero di persone in attesa di un trapianto, come abbiamo visto, è ancora elevato.
Le nuove tecnologie, come le macchine da perfusione, permettono di preservare gli organi per periodi più lunghi, aumentando così le possibilità di utilizzo e riducendo i tempi di attesa. Tuttavia, il fattore più importante resta la disponibilità dei donatori: ogni persona può fare la differenza.
Esprimere la Propria Volontà: Perché È Importante
Esprimere il proprio consenso alla donazione di organi è un gesto semplice, ma essenziale per salvare vite. In Italia, nonostante la sensibilità crescente sul tema, molte persone non hanno ancora dichiarato la propria volontà, lasciando questa decisione ai familiari in momenti difficili.
Ecco come puoi farlo:
- Al Comune di residenza, al momento del rinnovo della carta d’identità.
- Presso la propria ASL dove è possibile compilare e firmare il modulo.
- Presso le associazioni come AIDO ed altre, che offrono supporto e informazioni.
Esprimere il tuo sì oggi può dare speranza a chi è in attesa di vivere un domani migliore. In questi tre casi la volontà espressa sarà registrata nel Sistema Informativo Trapianti (SIT). Questo sistema è consultabile in tempo reale dai medici del coordinamento trapianti, garantendo la riservatezza dei dati personali ai sensi del D.lgs. 196/2003.
Ci sono altri modi per esprimere la propria volontà come, per esempio, la compilazione del tesserino blu del Ministero della Salute o delle tessere delle associazioni di settore o una dichiarazione scritta in carta libera, firmata e portata sempre con sé. Ma, ricorda sempre che solo le dichiarazioni registrate nel SIT sono inoppugnabili, negli altri casi la decisione finale spetta ai familiari aventi diritto, che possono opporsi alla donazione. Quindi la prima cosa da fare è, sempre, parlarne in casa e comunicare ai genitori, al coniuge o al convivente, ai figli e alle sorelle e ai fratelli la tua volontà di Donare i tuoi Organi dopo la tua morte.
Quindi, esprimi ora la tua volontà, parlane con gli altri.